Parco delle Querce (Masseria Le Caselle)

Aperitivo d’Autore con Chiara Tagliaferri

𝗔𝗽𝗲𝗿𝗶𝘁𝗶𝘃𝗼 𝗱’𝗔𝘂𝘁𝗼𝗿𝗲 chiude il suo 2024 lì dove era iniziato: a 𝗖𝗿𝗶𝘀𝗽𝗶𝗮𝗻𝗼, nell’accogliente 𝗣𝗮𝗿𝗰𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗤𝘂𝗲𝗿𝗰𝗲 (Masseria Le Caselle). E lo fa con un appuntamento speciale, la cui ospite sarà 𝗖𝗵𝗶𝗮𝗿𝗮 𝗧𝗮𝗴𝗹𝗶𝗮𝗳𝗲𝗿𝗿𝗶. L’autrice piacentina presenterà l’ultimo volume del progetto letterario e politico a cui, insieme a 𝗠𝗶𝗰𝗵𝗲𝗹𝗮 𝗠𝘂𝗿𝗴𝗶𝗮, ha dato vita qualche anno fa con un podcast di grande successo che è poi diventato una celebre serie di tre libri: Morgana. L’evento avrà luogo il 𝟭𝟴 𝗱𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, alle 𝟭𝟵.𝟯𝟬.

Con 𝙈𝙤𝙧𝙜𝙖𝙣𝙖. 𝙄𝙡 𝙘𝙤𝙧𝙥𝙤 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙢𝙖𝙙𝙧𝙚 (𝗠𝗼𝗻𝗱𝗮𝗱𝗼𝗿𝗶) Tagliaferri e Murgia hanno focalizzato l’attenzione sul corpo come elemento plasmabile dell’identità e sulla maternità nelle sue più intricate declinazioni. Al suo interno, le due attiviste e scrittrici raccontano le storie di undici donne, più quella di David Bowie: ogni capitolo è un personaggio, una vita differente. E stavolta tra le storie di queste ragazze fuori dagli schemi ci è finita anche la stessa Michela Murgia, “perché è la più Morgana di tutte”.

Come consuetudine del format di 𝗩𝗼𝗹𝘁𝗮 𝗹𝗮 𝗰𝗮𝗿𝘁𝗮, la prima parte della serata sarà dedicata all’enogastronomia. Il pubblico avrà modo di gustare l’aperitivo preparato dalla cucina della struttura e accompagnato dagli ottimi vini di 𝗩𝗲𝘁𝗿𝗲̀𝗿𝗲. In più, stavolta abbiamo pensato a un dolce epilogo di serata, curato da 𝗜𝗱𝗲𝗮𝗹 𝗣𝗮𝘀𝘁𝗶𝗰𝗰𝗲𝗿𝗶𝗮.

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𝗜𝗻𝗴𝗿𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗰𝗼𝗻 𝘁𝗶𝗰𝗸𝗲𝘁 𝗲𝘀𝗰𝗹𝘂𝘀𝗶𝘃𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗶𝗻 𝗽𝗿𝗲𝘃𝗲𝗻𝗱𝗶𝘁𝗮 𝘀𝘂𝗹 𝗰𝗶𝗿𝗰𝘂𝗶𝘁𝗼 𝗣𝗼𝘀𝘁𝗼𝗿𝗶𝘀𝗲𝗿𝘃𝗮𝘁𝗼 𝗮𝗹 𝘀𝗲𝗴𝘂𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗹𝗶𝗻𝗸 https://bit.ly/4g8yuuA 𝗲 𝗻𝗲𝗶 𝗽𝘂𝗻𝘁𝗶 𝘃𝗲𝗻𝗱𝗶𝘁𝗮 𝗮𝘂𝘁𝗼𝗿𝗶𝘇𝘇𝗮𝘁𝗶 𝗣𝗼𝘀𝘁𝗼𝗥𝗶𝘀𝗲𝗿𝘃𝗮𝘁𝗼

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Per informazioni: 380.4385348 – aperitivodautore@gmail.com

Questo evento ha il patrocinio del Comune di Crispiano.

 

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Michela Murgia (1972 – 2023) ha esordito come scrittrice nel 2006 con “Il mondo deve sapere” (ISBN Edizioni). Tra le sue opere pubblicate da Einaudi, tradotte in più di trenta Paesi, ricordiamo “Accabadora” (Premio Campiello 2010), “Ave Mary. E la Chiesa inventò la donna” (2011), “Chirù” (2015), “Istruzioni per diventare fascisti” (2018), “Stai zitta. E altre nove frasi che non vogliamo sentire più” (2021), “God Save the Queer. Catechismo femminista” (2022). Insieme a Chiara Tagliaferri è stata autrice di “Morgana. Storie di ragazze che tua madre non approverebbe” (Mondadori, 2019) e “Morgana. L’uomo ricco sono io” (Mondadori, 2021), ispirati dall’omonimo podcast della piattaforma Storielibere.fm. Dopo l’enorme successo del suo ultimo romanzo “Tre ciotole. Rituali per un anno di crisi” (Mondadori, 2023), è uscito “Dare la vita” (Rizzoli, 2024). Sempre nel 2024, a poco meno di un anno dalla sua scomparsa, è uscita l’autobiografia, “Ricordatemi come vi pare. In memoria di me” (Mondadori).

Chiara Tagliaferri è nata a Piacenza e oggi vive a Roma.  Il suo romanzo “Strega comanda colore” è uscito nel 2022 per Mondadori. È autrice con Michela Murgia dei libri “Morgana. Storie di ragazze che tua madre non approverebbe” (Mondadori, 2019) e “Morgana. L’uomo ricco sono io” (Mondadori, 2021), ispirati dall’omonimo podcast di culto. Per Storielibere.fm ha curato ed è autrice di diversi altri podcast come “Les Diaboliques” e “Sailor”, ideato con Maria Luisa Frisa. Dal 2021 conduce gli incontri di Orizzonti Extra alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Ha partecipato alle antologie “Musa e getta. Sedici scrittrici per sedici donne indimenticabili, ma a volte dimenticate” (Ponte alle Grazie, 2021) e “Dove si scrive, come si scrive” (Rizzoli, 2023).

 

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Si conclude con questo terzo volume lo straordinario progetto letterario e politico a cui Michela Murgia e Chiara Tagliaferri hanno dato vita nel 2019 attraverso un podcast di grande successo che è poi diventato il primo libro della celebre serie: “Morgana. Storie di ragazze che tua madre non approverebbe”. Da allora quelle “ragazze fuori dagli schemi”, la cui ultima preoccupazione è compiacere gli altri, si sono esponenzialmente moltiplicate, non solo nei luminosi racconti delle autrici, ma anche nel vasto pubblico di ascoltatori e lettori, dando luogo a una meravigliosa esperienza collettiva, un intrepido esercito di Morgane, fatto di donne – ma anche di uomini, persone in transizione e queer –, che in quelle storie di libertà e coraggio si sono viste e riconosciute. Il corpo come elemento plasmabile dell’identità e la maternità nelle sue più intricate declinazioni sono i soggetti politici che le due scrittrici hanno scelto di mettere al centro di questo capitolo finale. E, come scrive Chiara Tagliaferri nella prefazione al libro: “Troverete Morgane terroriste, ragazzine che arrivano da Nazaret per cambiare il mondo, madri che non smettono di marciare intorno all’obelisco di Plaza de Mayo, scrittrici senza corpo o rinchiuse in campane di vetro, pioniere del femminismo e della chirurgia estetica… Le loro storie mostrano un mondo liberante ricco di fecondità alternative, tutte diverse, nel quale nessuna è una madre migliore o peggiore delle altre”. Maria di Nazaret, la madre non madre per eccellenza, Elena Ferrante che si è imposta in tutto il mondo prescindendo dalla sua presenza fisica, David Bowie che si è divertito a cambiare pelle di continuo, “le madri due volte” di Plaza de Mayo, Sylvia Plath, Goliarda Sapienza e tante altre. E per finire, la stessa Michela Murgia, madre, amica, sorella, intellettuale e donna dalle molte vite, raccontata attraverso la voce della sua famiglia queer e dei suoi amici più cari. Bruciano più che mai queste Morgane e la luce che sprigionano non smetterà mai di far brillare tutte le deviazioni del nostro cammino.

 

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Tra le 100 masserie del Comune di Crispiano è annoverata la Masseria Le Caselle all’interno del complesso turistico Parco delle Querce, costituito da trulli centenari e immerso tra ulivi secolari. Ubicato nel Parco Regionale delle Gravine e nel cuore della riserva naturale del bosco delle Pianelle, il Parco delle Querce si presenta come un luogo 100% “green experience”. Cornice di matrimoni civili e di ricevimenti, nella struttura è possibile vivere un’esperienza enogastronomica ricercata, grazie alla combinazione di sapori autentici del nostro territorio, sapientemente equilibrati. Quella che un tempo era la Masseria Le Caselle, con gli ambienti rustici e il fienile, è oggi una location apprezzata per un pranzo o una cena nuziale all’insegna dell’eleganza e della raffinatezza, nonché della ricerca del dettaglio squisitamente storico e naturalistico. L’hotel è dotato di 29 camere, disposte a chiostro monacale, con piscina a uso esclusivo. Inoltre il complesso ospita un parco acquatico capace di ospitare (ad ampliamento definitivo) fino a 2000 persone circa. Nel catasto onciario borbonico datato 1742-1748 si trova ben menzionato il sito di “Caselle” che risultava all’epoca nelle proprietà di un sacerdote di Martina Franca. Era descritto in quel periodo come “abitazione di coloni” e la sua origine toponomastica deriva proprio dalla presenza delle “casedde” ovvero abitazione costituita da trulli, che pertanto si può datare come edificazione tra la fine del XVII e l’inizio del XVIII secolo. Da allora, nel corso dei secoli, si sono succedute una serie di proprietà, sempre di famiglie martinesi. Attualmente, dal 2019, la struttura appartiene all’imprenditore Stefano Scatigna.

 

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Le prime notizie certe della tenuta risalgono al 1600, quando nel Salento fioriva il Barocco. Un’antica mappa del ‘700 attesta la presenza di una già affermata realtà agricola e vinicola nel terreno sul quale sorge oggi l’azienda agricola Vetrère. Nel 1903, Serafina Troilo sposa Michele Ammazzalorsa, che lascia i suoi possedimenti al nipote Enrico Bruni, padre delle attuali proprietarie. Dal 2002 l’azienda è guidata da Annamaria e Francesca. Dal 1999 il 50% della produzione è biologica e, a partire dal 2016, tutta l’azienda viene condotta in biologico. Vetrère persegue una strategia di sostenibilità per la riduzione degli impatti ambientali generati dall’attività agricola. Ciò è possibile attraverso l’utilizzo di materie prime certificate per l’utilizzo in agricoltura biologica, con il mantenimento delle siepi e dei muretti a secco, necessari rifugi della forma selvatica, e con l’inerbimento controllato. Tra l’altro Vetrère è in grado di soddisfare il suo fabbisogno energetico in completa autonomia: l’energia elettrica è prodotta dalla generosità del sole della Puglia. Una caldaia a biomasse genera il calore che serve alla tenuta: i vinaccioli vengono fatti essiccare naturalmente d’estate per essere il combustibile naturale d’inverno. Tra rossi, bianchi, rosati e spumanti, al momento Vetrère produce una ventina di etichette di vino, molte delle quali negli anni hanno ricevuto diversi riconoscimenti. Dal frutto di meraviglioso ulivi secolari, Vetrère produce anche l’olio extravergine di oliva. L’azienda si trova a Taranto, sulla strada provinciale Monteiasi – Montemesola.

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