C’è chi lo sparge sui legumi, chi lo usa sottolio, chi lo preferisce macinato, dopo averlo fatto seccare. Pochi forse sanno che vi si possono fare anche dei dolci. Per scoprire questi ed altri usi del peperoncino, ma soprattutto per poterlo gustare, basta arrivare nella frazione di San Simone, a Crispiano, dove sabato e domenica torna la tradizionale “Sagra del diaulicchie ascquante”. La manifestazione, che gode del patrocinio del Comune di Crispiano e dell’assessorato alle politiche agricole della Regione Puglia, è organizzata dall’associazione “Amici da sempre”, che grazie a questa sagra riesce a portare nella cittadina delle cento masserie centinaia di visitatori.

Tutto è nato nell’ambito dell’attività di recupero delle tradizioni che fa da filo conduttore nell’attività di questa associazione. «Abbiamo deciso di inserire questa manifestazione gastronomica nel nostro calendario allo scopo di promuovere l’utilizzo del peperoncino, che contrariamente a quello che molti pensano non rappresenta un’esclusiva della cucina calabrese e lucana, ma ha sempre avuto anche nei piatti crispianesi un posto di tutto rispetto, soprattutto sulla tavola dei contadini, che trovavano nel piccante la possibilità di dare un gusto più sfizioso a pietanze che altrimenti sarebbero risultate monotone e noiose», spiega Alfredo De Lucreziis, presidente di “Amici da sempre”.

E così, quelli che “amici da sempre” nella vita lo sono davvero, sono pronti a mettersi ai fornelli per deliziare il palato dei visitatori con piatti davvero ben preparati, facendo gustare a tutti il piccante presentato in vari modi, sotto la guida dell’esperto chef Simone Rodio, docente del locale istituto alberghiero. È proprio grazie alle sue magiche mani e ai suoi preziosi consigli che la tradizione zuppa di fagioli, le pennette, la trippa, il goulash le “f’cazzedde”, i dolci e le focacce, tutti rigorosamente piccanti, assumeranno un gusto speciale, a cui sarà impossibile resistere.

Sulla via che collega piazza Martellotta alla chiesa di san Michele saranno presenti degli stand dedicati a prodotti tipici del circondario, come il capocollo martinese, i dolci di Ceglie, il fico mandorlato di San Michele Salentino, insieme ai dolci della pasticceria crispianese. Inoltre, nello stand “Il panino di una volta” saranno presentati dei panini tradizionali in chiave piccante, con friggitelli , mortadella, pancetta, capocollo e melanzane sottolio, in barba al ketchup, agli hamburger e alla maionese degli inflazionati Mc Donalds.

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